da ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali
Sig. Ministro salvi il medico amico degli animali!
Ufficiale medico italiano in Kosovo salva la vita a gatta partoriente ma finisce sotto processo. L'ENPA promuove una petizione al Ministro della Difesa.
Sarà processata il prossimo 7 febbraio Barbara Balanzoni, ufficiale medico in servizio presso la base militare italiana in Kosovo “Villaggio Italia”, accusata di disobbedienza aggravata e continuata. La sua “colpa”? Quella di avere tenuto fede al “giuramento di Ippocrate” e di non essere rimasta insensibile di fronte alla sofferenza di un altro essere vivente, una micia che si era rifugiata sotto una struttura prefabbricata di un'area riservata del compound italiano per dare alla luce i suoi piccoli.
La gattina, come la stessa Barbara Balanzoni ebbe a constatare in seguito alla segnalazione di altri militari italiani, correva il serio pericolo di non sopravvivere al parto; di fronte a tale imminente pericolo la dottoressa, che operava con la qualifica di anestesista-rianimatore, decise di attivarsi immediatamente per salvare mamma gatta ed i suoi cuccioli.
Purtroppo, però, il gesto dell'ufficiale medico italiano, dettato esclusivamente dalla volontà di salvare la vita di un altro essere vivente, non solo è stato punito con cinque giorni di consegna ma rientra anche tra i capi d'accusa dai quali la dottoressa è chiamata a difendersi nel processo militare che la vede imputata.
Per questo l'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali , indice la seguente petizione Al Ministro della Difesa, il professor Mario Mauro,
Illustrissimo Ministro, i seguenti cittadini italiani chiedono il suo personale intervento nella vicenda che coinvolge Barbara Balanzoni, ufficiale medico in servizio presso la base militare italiana in Kosovo “Villaggio Italia”, chiamata a difendersi nel processo militare che la vede imputata di disobbedienza aggravata e continuata per aver prestato soccorso ad una gatta partoriente.
E' inconcepibile che un'azione così alta e nobile e di così elevato valore etico, come quella tesa a salvare la vita di un altro essere vivente, possa essere oggetto di punizione. Tra l'altro, la dottoressa Balanzoni è stata il medico che nel 2012 si è occupato di mettere in contatto l'Esercito italiano e l'Enpa permettendo di avviare quella collaborazione che ha fatto giungere in Italia, salvandoli anche in questo caso da morte certa, undici cani dal Kosovo e due cani dall’Afghanistan.
Chiediamo, pertanto, Signor Ministro, una Sua forte presa di posizione ed un Suo tempestivo intervento a favore della Dottoressa la cui unica “colpa” è stata quella di aiutare degli animali bisognosi e di adempiere al proprio dovere di medico
