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venerdì 11 settembre 2015

PER TUTTI

A CHI NON PIACE O NON INTERESSANO LE PETIZIONI O HA ALTRE IDEE E’ PREGATO DI NON LEGGERE E PASSARE OLTRE SENZA CRITICARE O OFFEDERE E LASCIARE IL POSTO A CHI INVECE A CHI E’ INTERESSATO.

QUESTO BLOG E’ CONTRO OGNI CRUDELTA’ VERSO GLI ANIMALI!

GRAZIE!

lunedì 24 agosto 2015

PALIO DEGLI ASINI A CASERTA

[AgireOra] [PROTESTA] Palio degli asini a Caserta
24 agosto 2015


Segnalo un evento che avrà luogo tra breve, il Palio degli Asini,che si terrà a Caserta il 29-30 agosto 2015, sotto la responsabilità del Comitato per il recupero e la valorizzazione delle antiche tradizioni
del Monte Tifata.

Questo il link dell'evento alla sua settima edizione:
http://www.paliodegliasini-santabarbara.it/

Scriviamo a:info@paliodegliasini-santabarbara.it

Ecco un messaggio-tipo da inviare, che potete personalizzare:

----------------------
Buongiorno,

scrivo a proposito del palio degli asini, evento che ha luogo ogni anno in agosto, per unirmi alla richiesta di tante altre persone di abolire questa corsa e sostituirla con una gara cui partecipino solo persone, non animali.

Il senso etico impone di considerare nuove  prospettive per questa festa, evitando comportamenti che purtroppo non rispettano gli animali.

Usare gli asini, che di natura corrono solo quando hanno paura e tradendo di fatto il contesto educativo dell'attività folkloristica, è segno di assoluto non rispetto per questi esseri.

E' ormai tempo di promuovere nuovi eventi, sempre nel rispetto delle tradizioni, che rispettino però anche gli animali, anziché costringerli a comportamenti contrari alla loro natura.

Per molte persone, soprattutto giovani, tutto ciò oramai è visto sempre più come uno spettacolo triste che testimonia insensibilità verso gli animali.

Chiedo quindi di sostituire la corsa degli asini con una competizione sportiva che non coinvolga animali.

Grazie e distinti saluti,
... nome cognome ...

lunedì 25 maggio 2015

Sagra del coniglio a Tarantasca (CN) [AgireOra PROTESTA]

[AgireOra] [PROTESTA] Sagra del coniglio a Tarantasca (CN)


Da alcuni anni il Comune di Tarantasca (CN) realizza la Sagra del Coniglio che, oltre a voler promuovere gli allevamenti di conigli "da carne" della zona, si basa sull'esposizione al pubblico e la vendita dei malcapitati animali e sulla somministrazione, nei vari pranzi e cene messi in calendario, dei poveri corpi. Gli spregevoli rituali si sono svolti questo finesettimana 23-24 maggio.

Come si vede dal manifesto, l'evento è appoggiato anche dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione:
http://www.comunetarantasca.cn.it/dett_news.asp?id=304

Scriviamo perlomeno alla Proloco e agli Enti locali coinvolti perchè, in quanto istituzioni pubbliche, non si facciano promotori di iniziative che altro non sono che retaggio di tradizioni barbariche.
Scriviamo a:
prolocotarantasca@gmail.com, sindaco@comune.tarantasca.cn.it,promozione.commercio@regione.piemonte.it, urp@provincia.cuneo.it

oppure, col ";" come separatore:
prolocotarantasca@gmail.com; sindaco@comune.tarantasca.cn.it;promozione.commercio@regione.piemonte.it; urp@provincia.cuneo.it

Messaggio-tipo da inviare (mettete nome e cognome in fondo):
------------------
Buongiorno,
in riferimento alla Sagra del Coniglio, che da alcuni anni ha luogo a Tarantasca (CN), scrivo per unirmi a tante altre persone nell'esprimere profondo dissenso nei confronti di una manifestazione che, oltre a voler promuovere il consumo di carne, con tutti i risvolti negativi che ciò comporta, sia sul piano etico che della salute e ambientale, si basa sulla triste esposizione dei conigli, prigioneri nelle gabbie, e sulla loro uccisione per diventare cibo servito durante la sagra.
Stupisce che ancora oggi realtà rappresentative, come gli Enti Locali, che a vario modo partecipano all'iniziativa, e la Proloco non abbiano recepito quel mutamento culturale e di sensibilità oggi in atto, che si traduce nell'estensione  del valore di persona agli individui di altre specie e nel rispetto della vita in sè, in qualsiasi creatura si manifesti.
Festeggiare la prigionia e l'uccisione di esseri così indifesi e fragili è davvero deplorevole, diseducativo e sicuramente offensivo per molti, soprattutto per i bambini, che considerano con simpatia e tenerezza i conigli, sempre più considerati animali da affezione. Non sarà difficile, per chi frequenterà la manifestazione, provare sentimenti di empatia per i malcapitati conigli, immaginare la loro sofferenza fisica per la costrizione in piccole gabbie, la loro profonda tristezza, il disagio e la paura e il terrore, causati dalla folla dei passanti, dall'ambiente estraneo, dai rumori, da tutto un contesto avverso alle loro caratteristiche etologiche .
Chiedo che si ponga fine alla Sagra del Coniglio e che venga sostituita da altre iniziative che siano espressione di civiltà e progresso etico e culturale, senza animali sofferenti e uccisi.
Distinti saluti,
... Nome e cognome...

martedì 1 luglio 2014

FARFALLE IMPRIGIONATE PER PUBBLICITA’

[AgireOra] [PROTESTA] Farfalle imprigionate come trovata pubblicitaria
21 giugno 2014

Il famoso negozio di abbigliamento LUISAVIAROMA di Firenze, in occasione
di Pitti Immagine Uomo, ha sistemata davanti alle sue vetrine una gabbia
in plexiglass con dentro una rete contenente 200 farfalle coloratissime,
provenienti dal Sud-America.

Ovviamente molte di queste farfalle mostravano segni di sofferenza, e in
ogni caso portare dal Sud-America delle farfalle solo per imprigionarle
e mostrarle come fossero giocattoli è un comportamento davvero ripugnante.

Perfino i passanti sono entrati in negozio segnalando la sofferenza
delle farfalle, oppure hanno chiamato i vigili.

Nonostante questo, il proprietario del negozio sostiene che era tutto in
regola, e l'installazione è rimasta fino all'ultimo giorno della
manifestazione, cioè ieri, 20 giugno.

Ecco un video che mostra la situazione:

VIDEO

Scriviamo al negozio per dire cosa pensiamo della loro bella idea (senza
insulti) e per invitarli a non usare mai più animali come fossero degli
oggetti.

Le mail sono:
customerservice@luisaviaroma.com
events@luisaviaroma.com

martedì 4 febbraio 2014

SALVIAMO LE ORCHE DI SOCHI 2014

da Valeria Guerra

La scorsa estate, una società russa ha catturato sette esemplari di orca marina in Giappone, nel mare di Okhotsk, con l'obiettivo di metterle in mostra in alcuni acquari in costruzione. Due di questi esemplari, verranno utilizzati come attrazioni turistiche durante le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. Non è giusto, liberiamole!!

#salviamoleorche

Al presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach

Al Primo ministro della Federazione Russa Dmitrij Medvedev

Al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin

Al Presidente del Comitato Olimpico Sochi 2014 Dmitry Chernyshenko

La scorsa estate, una società russa ha catturato sette esemplari di orca marina in Giappone, nel mare di Okhotsk, con l'obiettivo di metterle in mostra in alcuni acquari in costruzione. Due di questi esemplari, verranno utilizzati come attrazioni turistiche durante le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014.

Le due orche, un giovane maschio e una giovane femmina, sono attualmente tenute in cattività in una struttura di Mosca, pronte ad essere trasferite a Sochi prima della cerimonia d'apertura dei giochi olimpici.

Questi mammiferi, che possono crescere fino a 9 metri di lunghezza, e pesare anche 9 tonnellate, percorrono in natura anche 100 miglia al giorno. Saranno costrette invece a vivere in una gabbia di cemento, per far divertire il pubblico e arricchire gli organizzatori.

Vi ricordate Tilikum, l' "orca assassina" di SeaWorld a Orlando che uccise trepersone? Era diventata frustrata, infelice e aggressiva a proprio causa del suo stato di privazione della libertà, così come molte altre orche rapite dagli oceani.

"Orche, balene e delfini sono esseri intelligenti. "La cattività le priva della vita", ha detto un portavoce della Whale and Dolphin Conservation.

Firma anche tua la petizione per chiedere al presidente russo Putin, al Primo ministro Medvedev, e ai vertici del Comitato Olimpico di restituire immediatamente le orche alla libertà.

I giochi olimpici rappresentano da sempre un simbolo universale di libertà, non possiamo permettere che diventino un altro luogo di sfruttamento e maltrattamento degli animali!

clicca qui------> salviamoleorche

sabato 1 febbraio 2014

ORRORE IN DIRETTA

Segnalazione di Pompea - pompeag@tiscali.it
All'ennesima puntata del programma "Il cuoco vagabondo" di La Effe TV, in cui si cacciano, sgozzano, uccidono, impiccano, decapitano, scotennano in diretta animali di qualsiasi specie, selvatica o no, è ora di scrivere per protestare contro questo programma ignobile.

La Effe è la nuova tv di Feltrinelli e Gruppo Editoriale L'Espresso, con la collaborazione de La Repubblica.

La programmazione de IL CUOCO VAGABONDO (con protagonista uno chef francese allampanato e senza la minima briciola di pietà che risponde al nome di FRED CHESNEAU) tra-passa decisamente il limite della decenza.

*Per scrivere alla redazione* e chiedere di smettere di mandare in onda questo programma orribile, che sembra fatto su misura per sadici, questa è la mail:
redazione.laeffe@feltrinelli.it

Qui di seguito una descrizione di cosa accade in quasi ogni puntata, che ci è stata inviata dalla persona che ha segnalato questa protesta.

Basta prendere una puntata a caso e vedrete una lunga sequela di animali (per lo più selvatici) uccisi barbaramente senza la minima remora, privati di pelle o pelliccia e cucinati al momento su fuochi rudimentali e consumati altrettanto velocemente, alla presenza costante dello chef francese che si spertica in mille complimenti sul piatto a base della povera creatura viva fino a un'ora prima.

Vi riassumo velocemente l'ultima puntata, andata in onda il 28 gennaio 2014): viaggio di Chesneau nel Perù e in Amazzonia.

Si assiste all'incontro dello chef francese con delle donne peruviane di un villaggio che tengono in mano un porcellino d'india bianco, candido, della grandezza di un coniglio nano, dal musetto tenerissimo, in balia delle tre donne e del cuoco allampanato.

Il porcellino d'india passa, ignaro della sua imminente sorte, di mano in mano ai quattro, mentre le donne informano Chesneau che uccideranno il porcellino e che lo mangeranno al momento.

L'uccisione avviene davanti alle telecamere, con la torsione in tutte le direzioni del collo della povera bestiolina.
Una volta inerte, viene affidato al cuoco che però fa un salto, perché il porcellino si muove ancora un po', negli ultimi spasimi, prima di morire definitivamente.

Agli urlini dello chef, una delle donne riprende il porcellino quasi esanime e gli da un altra bella strizzata di collo, per assicurarsi che muoia.

Il cadavere del porcellino d'india viene immerso in acqua bollente, il cuoco francese e le donne estraggono ognuno il proprio porcellino per privarlo degli ultimi peli, passeranno dopo all'evisceramento, al condimento e cottura al forno.

Verranno consumati all'aperto, con il resto del villaggio.

Commenti di gradimento del cuoco mentre consuma il porcellino che lui stesso ha aiutato ad ammazzare.

La puntata prosegue con la visita di Chesneau al mercato del villaggio per visionare in diretta altri orrori: in particolare un baracchino ha rane vive in una vasca.

Il proprietario-venditore dello stand preleva una rana viva dalla vasca, la posa per terra su un telo e la uccide con una mazza (tutto ripreso perfettamente dalla telecamere della troupe),
viene spellata e buttata in padella a bollire nell'acqua, verrà consumata "frullata" esattamente come un frappè, perché - dicono – dia energia e assicuri fertilità.

Riprese di una bruttona che beve il frullato verdognolo e del cuoco francese che assaggia il frappè alla rana.

Si passa in Amazzonia: il cuoco francese in una specie di imbarcazione fluviale, in compagnia di un indigeno, si produrrà nella pesca di pesci e gamberetti, prontamente uccisi, cotti e consumati...

Da notare che in queste trasmissioni si parla e si descrivono solo piatti che contengono animali ammazzati.

Seguirà bellissima scena di caccia nel cuore dell'Amazzonia: il cuoco francese condotto dallo stesso indigeno di prima, a caccia di scimmie!

Gliene spara giusto una davanti ai suoi occhi (e nostri): una povera piccola scimmietta, un cucciolo, cade fulminata per terra dal ramo dell'albero dove poco prima viveva tranquillamente... la scimmietta viene anche questa volta prontamente cotta al fuoco, acceso lì per lì: la telecamera inquadra la sagoma carbonizzata del cucciolo di scimmia... l'indigeno la preleva dal fuoco,
la squarta per dividerla col cuoco francese che, questa volta non gradisce molto, non si produce nei consueti gridolini di piacere, anzi dice che "sa di carne avariata", e la cede volentieri al
cacciatore-pescatore-indigeno e gli augura buon appetito.

Guardate qualsiasi altra puntata, stessa trama.

Questa LaF TV si presenta come una redazione moderna e giovane, ma soprattutto, che vorrebbe fare CULTURA... questa è la cultura che vogliono diffondere?

L'assenza totale di rispetto e pietà verso gli animali, questa è la loro idea di CULTURA?

Per chi è un programma del genere, per i sadici che provano piacere a vedere inflitta tortura e morte?

Scriviamo, in tanti, per dir loro di smetterla di mandare in onda questo orrore.

Grazie per la partecipazione,
AgireOra Network

venerdì 17 gennaio 2014

ALLEVAMENTI DI VISONI POSSIAMO CHIUDERLI CON IL TUO AIUTO

ALLEVAMENTI DI VISONI

POSSIAMO CHIUDERLI CON IL TUO AIUTO

Caro amico, cara amica,

voglio ringraziarti per aver firmato la petizione sul sito VISONILIBERI.org e aver così espresso la tua volontà di abolire gli allevamenti di animali da pelliccia in Italia.

Con queste righe intendo aggiornarti sulla campagna e chiedere ancora una volta un tuo piccolo ma decisivo aiuto.

Questa raccolta firme, grazie anche al tuo contributo, ha avuto un grande successo.

Siamo stati infatti in grado in pochi mesi di raccogliere oltre 70.000 firme online e cartacee che ho consegnato personalmente giovedì 7 novembre al Presidente del Senato, Pietro Grasso, e che consegneremo a breve ai Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole.

La consegna delle firme al Parlamento è solo uno dei tanti passi di questa campagna: recentemente siamo riusciti a bloccare l’insediamento di un allevamento da 40.000 visoni in provincia di Modena, abbiamo diffuso il toccante video di una liberazione di TRE visoni che abbiamo condotto all’interno di un allevamento italiano e con il corteo del 21 dicembre e altre iniziative siamo riusciti a far parlare su molti media nazionali delle condizioni dei visoni e della volontà di persone come te che vogliono vedere chiusi questi allevamenti.

Come avrai visto dal nostro filmato “Morire per una pelliccia” - frutto dell’investigazione che ha tenuto impegnati gli attivisti di Essere Animali per 18 lunghi mesi - i visoni vivono in piccole gabbie per poi venire uccisi in camere a gas.

Questi animali invece di nuotare nei fiumi e correre sull’erba, conoscono solo un mondo fatto di pochi centimetri quadrati circondato da una rete metallica.

Una vita da incubo che li fa impazzire.

Dopo aver assistito in prima persona alla loro sofferenza fisica e psicologica posso assicurarti che la determinazione che tutti noi di Essere Animali abbiamo per porre fine a questo orrore è enorme.

Vogliamo che tutti possano correre liberi e nuotare, come i tre visoni che abbiamo liberato con immensa gioia, che solo ora possono godere della propria vita.

Si tratta però di una battaglia appena iniziata. Vuoi aiutarci a condurla fino alla fine e poter gridare insieme a noi VITTORIA?

La decisione sulla proposta di legge che pone il divieto di allevamento di animali da pelliccia è in mano a due Commissioni del Parlamento. Sta a loro decidere se calendarizzarne il voto o meno, dando così una speranza ai 200.000 visoni prigionieri negli allevamenti italiani in Italia. E’ a loro quindi che devi far sentire adesso la tua volontà.

  • Firma e diffondi più che puoi la nuova petizione online indirizzata alle Commissioni di Camera e Senato.
  • Quasi 40.000 persone hanno firmato in un solo giorno, segno di quanto questa sia una richiesta sentita e una vittoria che possiamo ottenere.

ABOLIAMO QUESTI LAGER: FIRMA ORA!

  • Fai una donazione. Anche se piccola può davvero fare la differenza per questa campagna. Le nostre video-inchieste si stanno rivelando fondamentali, ma richiedono davvero tanto tempo e molto denaro.

AIUTACI A CHIUDERE GLI ALLEVAMENTI DI VISONI!

Grazie ancora per l’aiuto e la fiducia che ci hai dato e che continuerai a darci!
Francesco Ceccarelli | Responsabile investigazioni di Essere Animali