La situazione di Andrea Cisternino in Ucraina, dove il fotografo e attivista da tre anni documenta il massacro dei randagi, si è fatta nelle ultime ore pesantissima.
E pericolosa. Perché per un passo avanti fatto – ossia la tavola rotonda tra associazioni animaliste presso il Ministero degli Interni a Kiev ottenuta dal nostro connazionale – arriva anche un grave contraccolpo che potrebbe mettere a repentaglio la sua incolumità.
Nello specifico, il trafugamento dei suoi dati personali e la loro pubblicazione sul sito dei dog hunter. Il tutto naturalmente condito con relative minacce.
Sfortunatamente, gli attivisti che sostengono Cisternino non hanno a disposizione il teletrasporto per catapultarsi a Kiev e dargli fisicamente una mano.
Quello che si può e si deve fare, ora, è continuare a sostenerlo dall’Italia donando per la costruzione di Rifugio Italia, un canile modello di qualità altissima e a prova di dog hunter ma soprattutto presentando le ns firme al Parlamento Europeo e al Ministero degli Affari Esteri, nella persona del ministro Emma Bonino, chiedendo di tutelare un connazionale che si batte fra mille difficoltà per una causa civile e umanitaria.
Fonte originale dell'articolo: ALL 4 ANIMALS
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