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sabato 1 febbraio 2014

ORRORE IN DIRETTA

Segnalazione di Pompea - pompeag@tiscali.it
All'ennesima puntata del programma "Il cuoco vagabondo" di La Effe TV, in cui si cacciano, sgozzano, uccidono, impiccano, decapitano, scotennano in diretta animali di qualsiasi specie, selvatica o no, è ora di scrivere per protestare contro questo programma ignobile.

La Effe è la nuova tv di Feltrinelli e Gruppo Editoriale L'Espresso, con la collaborazione de La Repubblica.

La programmazione de IL CUOCO VAGABONDO (con protagonista uno chef francese allampanato e senza la minima briciola di pietà che risponde al nome di FRED CHESNEAU) tra-passa decisamente il limite della decenza.

*Per scrivere alla redazione* e chiedere di smettere di mandare in onda questo programma orribile, che sembra fatto su misura per sadici, questa è la mail:
redazione.laeffe@feltrinelli.it

Qui di seguito una descrizione di cosa accade in quasi ogni puntata, che ci è stata inviata dalla persona che ha segnalato questa protesta.

Basta prendere una puntata a caso e vedrete una lunga sequela di animali (per lo più selvatici) uccisi barbaramente senza la minima remora, privati di pelle o pelliccia e cucinati al momento su fuochi rudimentali e consumati altrettanto velocemente, alla presenza costante dello chef francese che si spertica in mille complimenti sul piatto a base della povera creatura viva fino a un'ora prima.

Vi riassumo velocemente l'ultima puntata, andata in onda il 28 gennaio 2014): viaggio di Chesneau nel Perù e in Amazzonia.

Si assiste all'incontro dello chef francese con delle donne peruviane di un villaggio che tengono in mano un porcellino d'india bianco, candido, della grandezza di un coniglio nano, dal musetto tenerissimo, in balia delle tre donne e del cuoco allampanato.

Il porcellino d'india passa, ignaro della sua imminente sorte, di mano in mano ai quattro, mentre le donne informano Chesneau che uccideranno il porcellino e che lo mangeranno al momento.

L'uccisione avviene davanti alle telecamere, con la torsione in tutte le direzioni del collo della povera bestiolina.
Una volta inerte, viene affidato al cuoco che però fa un salto, perché il porcellino si muove ancora un po', negli ultimi spasimi, prima di morire definitivamente.

Agli urlini dello chef, una delle donne riprende il porcellino quasi esanime e gli da un altra bella strizzata di collo, per assicurarsi che muoia.

Il cadavere del porcellino d'india viene immerso in acqua bollente, il cuoco francese e le donne estraggono ognuno il proprio porcellino per privarlo degli ultimi peli, passeranno dopo all'evisceramento, al condimento e cottura al forno.

Verranno consumati all'aperto, con il resto del villaggio.

Commenti di gradimento del cuoco mentre consuma il porcellino che lui stesso ha aiutato ad ammazzare.

La puntata prosegue con la visita di Chesneau al mercato del villaggio per visionare in diretta altri orrori: in particolare un baracchino ha rane vive in una vasca.

Il proprietario-venditore dello stand preleva una rana viva dalla vasca, la posa per terra su un telo e la uccide con una mazza (tutto ripreso perfettamente dalla telecamere della troupe),
viene spellata e buttata in padella a bollire nell'acqua, verrà consumata "frullata" esattamente come un frappè, perché - dicono – dia energia e assicuri fertilità.

Riprese di una bruttona che beve il frullato verdognolo e del cuoco francese che assaggia il frappè alla rana.

Si passa in Amazzonia: il cuoco francese in una specie di imbarcazione fluviale, in compagnia di un indigeno, si produrrà nella pesca di pesci e gamberetti, prontamente uccisi, cotti e consumati...

Da notare che in queste trasmissioni si parla e si descrivono solo piatti che contengono animali ammazzati.

Seguirà bellissima scena di caccia nel cuore dell'Amazzonia: il cuoco francese condotto dallo stesso indigeno di prima, a caccia di scimmie!

Gliene spara giusto una davanti ai suoi occhi (e nostri): una povera piccola scimmietta, un cucciolo, cade fulminata per terra dal ramo dell'albero dove poco prima viveva tranquillamente... la scimmietta viene anche questa volta prontamente cotta al fuoco, acceso lì per lì: la telecamera inquadra la sagoma carbonizzata del cucciolo di scimmia... l'indigeno la preleva dal fuoco,
la squarta per dividerla col cuoco francese che, questa volta non gradisce molto, non si produce nei consueti gridolini di piacere, anzi dice che "sa di carne avariata", e la cede volentieri al
cacciatore-pescatore-indigeno e gli augura buon appetito.

Guardate qualsiasi altra puntata, stessa trama.

Questa LaF TV si presenta come una redazione moderna e giovane, ma soprattutto, che vorrebbe fare CULTURA... questa è la cultura che vogliono diffondere?

L'assenza totale di rispetto e pietà verso gli animali, questa è la loro idea di CULTURA?

Per chi è un programma del genere, per i sadici che provano piacere a vedere inflitta tortura e morte?

Scriviamo, in tanti, per dir loro di smetterla di mandare in onda questo orrore.

Grazie per la partecipazione,
AgireOra Network